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IL NOSTRO SITO VUOLE INIZIARE IN QUESTI TEMPI CON UN NO ALLA GUERRA

#STOPWAR

 

Dalai Lama papa Francesco

“La guerra è obsoleta: la non violenza è l’unica strada. Problemi e disaccordi si risolvono meglio attraverso il dialogo. La vera pace si ottiene attraverso la comprensione e il rispetto reciproci per il benessere di entrambe le parti”.

Dalai Lama

“La guerra è insensata e deve interpellare la coscienza di ogni cristiano.<
C’è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte dove padri e madri seppelliscono i figli, dove uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”.

Papa Francesco


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CHI SIAMO


Il Sangha di Pesaro iniziò tanti anni fa come gruppo di studio e di meditazione a seguito dell’incontro con Lama Geshe Gedum.Successivamente, sempre nell’ambito di quegli incontri, facemmo la conoscenza di Lama Lodro, lama di lignaggio kagyu, incaricato da Lama Denys Rinpoche della trasmissione in Italia. Fu così che gli chiedemmo di diventare il nostro insegnante: dal quel momento iniziò per noi il cammino nel Dharma.Nel 2005 abbiamo aderito pienamente al Lignaggio Shampa Kagyu, contribuendo alla creazione di altri centri in Italia e alla costituzione della Federazione Rimè Italia.

 

Nel 2023 siamo entrati in contatto con il centro di Brescia Karma Tegsum Cio’ Ling della scuola Karma Kagyu del buddismo Tibetano.

Il Centro è sotto l’autorità spirituale di S. S. il 17° Gyalwa Karmapa Trinley Thaye Dorje e di S.S. Kunzig Shamar Rinpoce.

Il nome “Karma Tegsum Ciò Ling significa “Il luogo del Dharma dei Kagyu dove si praticano i tre veicoli” (cioè i tre livelli d’insegnamento del Buddha).

Il Maestro spirituale residente del Centro Buddista di Brescia è Lama Könchog Luigi.

Lama Luigi ha compiuto due ritiri tradizionali di tre anni e tre mesi ciascuno, sotto la diretta guida del suo Maestro, il Ven. Lama Ghendün Rinpoche.

Oltre che Lama residente del centro di Brescia è anche insegnante in altri Centri buddisti in Italia e all’estero.


CHE COS’E’ IL SANGHA?

 “ Thich Nhat Hanh spiega che il sangha è più di una comunità,

è una pratica spirituale profonda.

Un sangha è una comunità di amici che praticano insieme il dharma per realizzare e mantenere consapevolezza. L’essenza di un sangha è consapevolezza, comprensione, accettazione, armonia e amore. Quando non li vedi in una comunità, non è un vero sangha e dovresti avere il coraggio di dirlo. Ma quando scopri che questi elementi sono presenti in una comunità, sai che hai la felicità e la fortuna di essere in un vero sangha… ”.

Buddha Dharma … mente – Blog di Lodro Rigdzin Dradul


INCONTRIAMOCI AL SANGHA

Gli incontri del Sangha Loka si tengono il giovedì dalle ore 20:45.

Per chi è interessato a conoscerci, entrare in contatto con Giorgio al numero 3286673050.

La nostra sede si trova nella Casa delle Associazioni, via Miralfiore n.6 – stanza 15.

(Si entra dal primo parcheggio dietro la stazione, nello stabile che ospita l’AVIS).

 


 IL NOSTRO IMPEGNO

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Ogni anno il nostro Sangha sostiene con una donazione l’Associazione Yeshe Norbu onlus – Appello per il Tibet.

Con il nostro supporto contribuiamo all’acquisto di cibo, di materiale didattico, a garantire un letto comodo agli orfani e assistenza sanitaria ad un intero campo profughi.
Con un piccolo gesto cerchiamo di rendere concreto il nostro impegno aiutando chi è meno fortunato di noi.


NOTIZIE DAL MONDO BUDDISTA

BuddhaNell’aprile del 2020 ha visto la luce il primo numero del Magazine creato dall’Unione Buddhista Italiana, “Buddhismo Magazine”. Lo scopo di questo periodico, come scritto nell’editoriale del primo numero firmato dal presidente Filippo Scianna, oltre a testimoniare l’operato dell’Ubi e a descrivere le attività svolte e gli eventi organizzati, è quello di donare uno strumento di approfondimento dei rapporti che legano il Buddhismo ai vari aspetti della vita quotidiana.

È possibile consultare il magazine sia online che in versione cartacea.

La versione online è disponibile consultando la sezione Magazine presente nel sito dell’Unione Buddhista Italiana, oppure cliccando QUI.

Per ricevere GRATUITAMENTE la rivista a casa propria è necessario compilare l’apposito form presente nel sito dell’Unione Buddhista Italiana oppure cliccando QUI.


 

« Domani, continuerò ad essere. Ma dovrai essere molto attento per vedermi. Sarò un fiore o una foglia. Sarò in quelle forme e ti manderò un saluto. Se sarai abbastanza consapevole, mi riconoscerai, e potrai sorridermi. Ne sarò molto felice.»

Thích Nhất Hạnh (11.10.1926 – 21.01.2022)

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Nato nel 1926 nel Vietnam centrale, Thich Nhat Hanh ha preso i voti nella tradizione del buddhismo zen vietnamita all’età di 16 anni. Ha da sempre coltivato e insegnato la pratica di consapevolezza per alimentare la felicità, la pace e la riconciliazione interiore, nella famiglia, nella comunità e nel mondo, impegnandosi attivamente in favore della pace e della nonviolenza.

Martin Luther King lo ha candidato al premio Nobel per la Pace nel 1967. In quegli anni, esiliato dal suo Paese per l’attività in favore della pace, si stabilì in Francia, nel monastero di Plum Village che ha fondato in Dordogna; per tutta la vita ha offerto ritiri di insegnamenti ma è stato anche poeta, calligrafo e studioso e ha scritto un centinaio di libri, diffusi in tutto il mondo.

È autore di circa 130 libri, un centinaio dei quali in inglese, dedicati in gran parte al concetto di “consapevolezza”, sviluppata con la pratica della meditazione.
Una condizione che non porta all’isolamento ma, al contrario, ad un ruolo più attivo nel rapporto con il mondo. “La meditazione – diceva – non è una fuga dalla società, ma è un tornare a noi stessi e vedere quello che succede. Una volta che si vede, ci deve essere azione. Con la consapevolezza sappiamo cosa dobbiamo e non dobbiamo fare per aiutare”.

Pur attingendo alle fonti sanscrite e cinesi e dando il massimo valore al messaggio originario del Buddha, ha rinnovato la tradizione portandone gli insegnamenti nella vita concreta e quotidiana. Lo ha fatto a partire dall’intuizione del Buddhismo impegnato, concretizzato nell’aiuto alle popolazioni rurali del Vietnam devastato dalla guerra, fino ai tanti ritiri offerti in tutto il mondo anche specifici per reduci di guerra, psicologi, insegnanti, artisti, poliziotti, politici e scienziati, fino alla fondazione di due Istituti di Buddhismo Applicato, quello europeo in Germania (EIAB) e quello asiatico, a Hong Kong (AIAB).

Con straordinaria energia vitale si è ripreso dall’ictus che l’ha colpito nell’ottobre 2014; gli insegnanti da lui ordinati e la sua fiorente comunità monastica e laica incarnano e trasmettono i suoi insegnamenti in ritiri frequentatissimi a Plum Village, nei sei monasteri da lui fondati nel mondo, nei tanti Centri di Pratica come nelle piccole comunità laiche di pratica a livello locale.

Nel 2018 aveva fatto ritorno nel tempio vietnamita di Tu Hieu, dove aveva iniziato il suo percorso di studi e dove è morto serenamente il 22 gennaio 2022 all’età di 95 anni.