La Terapia Sacra

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“La pratica giusta del dharma si compie in ogni istante, in ogni situazione, sia che camminiamo sia che mangiamo o lavoriamo, qualunque cosa facciamo. Tutte le attività della vita quotidiana sono situazioni nelle quali è possibile abbandonare ciò che è negativo, coltivare ciò che è positivo e consacrarsi così al dharma. Inoltre, in ogni istante, possiamo utilizzare il nostro corpo, la nostra parola e la nostra mente per qualcosa di positivo.”

Kyabje Kalu Rinpoche

 


LA TERAPIA SACRA

Per presentare la terapia sacra nell’Insegnamento del Buddha, tradizionalmente si fa riferimento all’insegnamento sulle Quattro Nobili Realtà, il primo insegnamento trasmesso dal Buddha che è la base di tutti gli insegnamenti successivi.

La prospettiva di tale insegnamento, donato a Saranatha (India) nel Parco delle Gazzelle, è eminentemente medica:  il Buddha parte da uno stato di fatto che è l’esistenza del malessere nella nostra esperienza di vita. Tale termine viene tradotto in sanscrito come “dukkha” che ricopre il significato di “girare male”.

L’opposto di dukkha è “sukha”, “girare bene” o armonia, benessere. Di solito dukkha viene reso come sofferenza, mentre sukha come felicità.

Tradurre dukkha come sofferenza, però, si è rivelato come riduttivo e fuorviante coprendo l’insegnamento del Buddha di un alone pessimista che non gli appartiene, quindi è meglio preferire il termine “malessere” a quello di “sofferenza”.

Mettendo a confronto la visione del Buddha con una terapia medica, possiamo innanzitutto vedere che da un lato c’è sukha che indica lo stato di armonia con l’esperienza, lo stato di Salute Fondamentale analoga a quella fisica, al lato opposto, invece, intendiamo con dukkha lo stato di malessere o di disarmonia con l’esperienza, che deriva dal vivere nell’illusione e che è un’ interferenza nello Stato di Salute fondamentale, proprio come la malattia è un’ interferenza allo stato di salute fisica.

La Terapia Sacra del Buddha è la via della guarigione dal malessere.


LE QUATTRO NOBILI REALTA’